1. Patent Box: Cos’è
Consiste in una maggiorazione ai fini fiscali (IRPEF/IRES e IRAP) del 110% di determinati costi di ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica e design per beni immateriali che abbiano ottenuto forme di privativa industriale.
2. Patent Box: I beneficiari
I soggetti che possono accedere all’agevolazione prevista dal patent box sono i soggetti titolari del reddito d’impresa, inclusi coloro che non risiedono in Italia, ma in un Paese con il quale è in atto un accordo per evitare la doppia imposizione e con il quale ci sia uno scambio di informazioni, che opera tramite stabile organizzazione sita nel territorio italiano. Non è richiesta una particolare natura giuridica dell’investitore, nemmeno limiti di dimensioni oppure particolari settori produttivi di appartenenza.
3. Quali sono le spese ammissibili al Patent Box?
Le spese a cui può essere applicata la deduzione fiscale sono:
– spese del personale per lo svolgimento delle attività rilevanti
– quote di ammortamento e quote capitale dei canoni di locazione finanziaria, canoni di locazione operativa e altre spese relative ai beni mobili strumentali e ai beni immateriali utilizzati nello svolgimento delle attività rilevanti
– spese per servizi di consulenza e simili effettuate esclusivamente per le attività rilevanti
– spese per materiali, forniture e altri prodotti analoghi impiegati nelle attività rilevanti
spese per l’ottenimento della privativa industriale e spese connesse al suo mantenimento, rinnovo a scadenza, protezione, anche in forma associata, prevenzione della contraffazione e gestione dei contenziosi finalizzati alla sua tutela
4. Patent Box: entità agevolazione
L’entità dell’agevolazione equivale al 30,69% del totale dei costi agevolabili e si manifesta attraverso un risparmio fiscale dell’IRES, dell’IRPEF e dell’IRAP.
5. Modalità e tempistiche per ottenere il Patent Box
L’investitore deve fornire una documentazione adeguata relativa alle attività rilevanti e alle relative spese sostenute. La presentazione di questa documentazione garantisce al contribuente l’applicazione del regime di protezione dalla penalità, il che implica l’immunità da sanzioni in caso di rettifiche durante i controlli che portino a un aumento dell’imposta da pagare o a una riduzione del credito d’imposta.
Come specificato dal provvedimento dell’Agenzia Delle Entrate, questa documentazione è divisa in due sezioni:
– Sezione A: dove si delinea il contesto operativo e funzionale dell’azienda, focalizzandosi sulla natura e sulle modalità di svolgimento delle attività rilevanti. Per ciascun periodo d’imposta soggetto al nuovo regime patent box sono richieste informazioni dettagliate riguardanti la struttura partecipativa dell’azienda, le attività rilevanti (anche se commissionate a terzi), il modello organizzativo, la relazione tecnica sulle attività svolte, e le funzioni, i rischi e i beni aziendali.
– Sezione B: il suo scopo è giustificare sotto il profilo contabile e fiscale quanto esposto nella sezione A, al fine di quantificare il beneficio ottenuto. Per ciascun periodo d’imposta soggetto al nuovo regime patent box, sono fornite informazioni rilevanti per il calcolo della base su cui applicare la maggiorazione, incluse le spese ammissibili per ciascun bene immateriale e le variazioni fiscali attribuibili direttamente e indirettamente ai beni immateriali agevolati.
Il contribuente che desidera usufruire della protezione dalla penalità è tenuto a comunicare annualmente, nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta in cui ottiene l’agevolazione, di essere in possesso di questa documentazione (come indicato nelle FAQ del 24 novembre 2023 dell’Agenzia delle Entrate).
Per le micro-imprese e le PMI, è prevista la possibilità di predisporre la documentazione in forma semplificata firmata da un rappresentante legale o da un suo delegato tramite firma elettronica con marca temporale, entro la data di presentazione della dichiarazione dei redditi.