Ricerca e Sviluppo: proroga per il riversamento del Credito R&S al 30 giugno 2024 nella nuova manovra di bilancio.
Ricerca e Sviluppo: proroga per il riversamento del Credito
Il Consiglio dei Ministri il 16 ottobre ha dato il proprio avallo al disegno di legge di Bilancio per l’anno 2024, atteso al Senato entro la fine del mese.
All’interno della bozza del Decreto Legislativo Fiscale del Ddl di Bilancio 2024 l’emendamento all’articolo 5, ha prorogato il termine per il riversamento “spontaneo” del credito d’imposta in R&S, estendendolo dal 30 novembre 2023 al 30 giugno 2024.
Così come avvenuto in precedenza, anche in questo caos, la procedura non è stata modificata (ma dovrà necessariamente essere aggiornato il relativo modello per l’accesso e le linee guida)
Questa decisione è connessa all’imminente attivazione del processo di certificazione per le attività di Ricerca e Sviluppo. Tale processo, previsto per entrare in vigore all’inizio del 2024, sarà preceduto dalla pubblicazione delle linee guida da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mimit) e dalla costituzione dell’Albo dei certificatori.
L’implementazione di questa disciplina consentirà alle imprese interessate di sottoporre i propri investimenti in Ricerca e Sviluppo a una certificazione preventiva. Tale certificazione attesterà la qualificazione degli investimenti passati e futuri ai fini dell’accesso al credito d’imposta R&S.
È fondamentale notare che la richiesta di certificazione potrà essere presentata esclusivamente a condizione che non siano già state riscontrate violazioni nell’uso dei crediti d’imposta nello stesso periodo mediante processo verbale di constatazione.
Il principio che sottende a questa iniziativa è quello di fornire alle aziende una scelta ponderata: una volta comprese le disposizioni delineate nelle linee guida, potranno decidere se certificare le loro attività o, in caso di inosservanza delle regole, procedere volontariamente al riversamento.
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