Il credito d’imposta ricerca e sviluppo 2017 è accessibile per tutte le imprese che investono in attività di R&S, indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico in cui operano e dal regime contabile adottato. È una delle novità introdotte dalla Legge di Stabilità 2015.
Il Governo prevede un credito d’imposta che sarà applicato dal 31 dicembre 2014 al 31 dicembre 2020 per tutte le categorie di imprese che effettueranno investimenti in attività di R&S, indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico e dal regime contabile adottato.
Il credito d’imposta ricerca e sviluppo 2017 sarà pari al 50% delle spese sostenute in eccedenza rispetto alla media dei medesimi investimenti realizzati nei tre periodi d’imposta precedenti a quello in corso al 31 dicembre 2015. Per le imprese attive da meno di tre periodi di imposta, la media degli investimenti in R&S sarà calcolata sul minor periodo a decorrere dalla costituzione.
L’importo massimo annuale concedibile è di 5 milioni di euro per ciascun beneficiario, purché le spese per attività di ricerca e sviluppo non siano inferiori a 30.000 euro.
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Per approfondimenti sul credito d’imposta ricerca e sviluppo vedi anche:
- Soggetti interessati credito d’imposta ricerca e sviluppo
- Spese ammissibili credito d’imposta ricerca e sviluppo
- Calcolo credito d’imposta ricerca e sviluppo
- Cumulabilità credito d’imposta ricerca e sviluppo